GIUDICI FALCONE E BORSELLINO, DI PIETRO E CHI ALTRI?
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Andrea Salvatore Buffa Denunce Pubbliche 02.03.1973 PALERMO
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FAUCI, Dottor Morens, chi è la sua signora FOIA? È Hillary Clinton?
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a FuSArO: Intendeva che la GIUSTIZIA non esiste. Matteo 11:12 Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. Una CORAGGIOSA DENUNCIA DI SARA CUNIAL
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Grillo il grilletto che ha ucciso è stato a Petrosino per ordinare i miei 5 TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI! ERO RESPONSABILE DEL MOVIMENTO 5 STELLE A MAZARA DEL VALLO NOTA CITTÀ DI CARDINALI PEDOFILI E MAFIA BUROCRATICA E MEDICALE!
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GIUDICI FALCONE E BORSELLINO, DI PIETRO E CHI ALTRI?
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Ci sono due attentati nella recente storia d'Italia che avrebbero potuto essere evitati e adesso vi spieghiamo I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli italiani della lotta alla mafia. Con loro morirono la moglie di Giovanni Falcone e otto agenti di scorta Questi due attentati hanno il disturbatore di frequenze, dispositivo che bloccava il segnale per innescare le bombe.
Questo signore, di cui non possiamo rivelarvi l'identità, sta parlando del Jammer, un'apparecchiatura capace di disturbare le frequenze radio e quindi di bloccare il segnale del telecomando che innesca le bombe a distanza, bombe che hanno ucciso anche I nostri magistrati.
Il gemmer è un dispositivo che una serie di antenne e disturba le comunicazioni o le trasmissioni. Quando viene emesso dell'esplosivo, questo esplosivo viene telecomandato.
Il jammer crea un disturbo radio per cui annulla la possibilità che questo segnale arrivi alla bomba.
Da quando esiste questo jammer? Sicuramente almeno dagli anni '70-'ottanta.
È chiaro quello di cui stiamo parlando? Io dagli anni 'ottanta, in Italia, secondo questi super esperti di sicurezza esisteva un sistema che impediva di far scoppiare una bomba con un comando a distanza.
Ma di che ce l'aveva fila installata per esempio? Tecnologico capace di realizzare apparecchiature antiattentato sulle vetture usate nei magistrati a rischio e tra questi c'è anche Antonio Di Pietro, che all'epoca ricordiamolo era delle inchieste di Mani Pulite.
Ma sentite la cosa più strana di questa storia? Un giorno questo super tecnico incontrò un famosissimo magistrato che gli dice: Il super esperto fa il nome di un noto magistrato milanese che all'epoca collaborava con Giovanni Falcone e si occupava proprio di infiltrazioni mafiose in Italia.
Pare che gli abbiano risposto che non doveva disturbare e che c'erano altre ditte che si occupavamo di sicurezza.
Un problema burocratico insomma. Ma praticamente questo jammer com'è che avrebbe potuto difendere una macchina in movimento come ad esempio quella di Giovanni Falcone? È come se avesse la macchina una sfera di protezione, per cui questa sfera, quando si avvicina alla bomba, annulla, assorda qualunque tipo di ricevitore che poi riceve un telecomando.
Quindi in questo caso il delinquente che attiva il telecomando lo avrebbe attivato ma il suo segnale non sarebbe entrato in questa bolla e quindi non avrebbe innescato l'esplosivo. Quindi il segnale arriva, ma la bolla protegge.
Non entra il segnale, non entra questa bolla.
Quindi si poteva salvare veramente Falcone? E certo.
Quindi Giovanni Brusca, poi diventato uno dei capi di Cosa Nostra, che quel giorno era apposta sulle colline di Capaci e azionato il telecomando che fatto scoppiare la bomba squarciando l'autostrada su cui stava passando Falcone insieme a sua moglie e la sua scorta,
avrebbe schiacciato invano il bottone del telecomando, perché il Jammer, se installato sulla macchina di Falcone, non avrebbe fatto arrivare il segnale.
Abbiamo incontrato Alfonso Sabella, magistrato siciliano, che è stato sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo proprio negli anni novanta.
Lei lavorato con Falcone e Borsellino?
Io ero uditore giudiziario mentre Falcone e Borsellino erano a Palermo dei giudici istruttori. Lei aveva il Bom no. Chissà chi le aveva a Milano il novantuno già?
Di Pietro. E una cosa mi sconvolge un pochino sinceramente se c'era un dispositivo di questo tipo è perché non è stato usato per Falcone e Borsellino.
Lei devo dire la cosa mi fa mi fa non si può dire ma moltissimo perché Falcone e Borsellino son morti nel novantadue e se c'era una macchina su cui da
quell'apparecchio andava montato era quella di Falcone di Borsellino dico di metterla su tutte le macchine dei magistrati palermitani, ma Falcone e Borsellino ci avresti dovuto mettere.
Su questo è chiaro che siamo d'accordo.
Questa persona, che lavorato alla procura di Milano Cosa penso penso che ci sia stato qualcosa che non che non funzionato a questo punto voglio sapere e voglio sapere da cittadino italiano per quale me lo faccia dire per quale di ragione non è stato installato la macchina di Giovanni però è stato installato la macchina di Paolo Borsellino e lo voglio sapere chi ce lo deve dire questo però?
Ce lo devono dire sicuramente I nostri servizi perché lo dovevano sapere ce lo doveva vedere chi autorizzato l'installazione di quell'apparecchio sulla macchina di Antonio Di Pietro perché non è una macchina del Ministero della Giustizia quindi tu non installi senza che hai l'autorizzazione del Ministero della Giustizia. Però la domanda che mi devo fare io siete sicuri che questa cosa funzionasse? Ho motivo di credere che questa persona sia super attendibile e un super professionista non ciarlatano, per questo ma questo rende gravissima la nostra conversazione però mi spiace dirlo Le dirò di più, questa persona nel 'novantadue, prima della strage, lavorava a Palermo è possibile, chiedi Pietro, se lo sei fatto installare di nascosto? Tutto è possibile, è possibile che di Pietro se lo si è fatto installare di nascosto? Tutto è possibile.
Però se lo testi e te ne testi l'esito positivo io penso che Antonio m'avrebbe dovuto di questo tipo. Ti dico il nome della persona, magari mi viene in mente. Come no, lo conosco. Io ho lavorato con lui, lui è un tecnico bravissimo, sei lui, assicuro che è uno che era il migliore. Proprio lo dico senza mezzi termini.
È il migliore in assoluto. Se è lui è quell'apparecchio doveva funzionare penso. Hai capito l'attendibilità del nostro contatto? Il magistrato Isabella fa una considerazione molto importante. Certo punto io prima ho avuto il dubbio ma forse gli hanno messo il tango da tarocco di c'era e perché non gliel'hanno voluto mettere cioè mi piglia un po' di ma tu per questo deve essere abilitato non devi disturbare attrazioni che sono I fondi abituali.
E quindi? Risconvolgerlo, le novità, le squadre, che era proprio la prima cosa che me ne andava parte. Il magistrato più a rischio l'ho l'obiettivo principale era lui è gravissimo quello che è accaduto veramente grave. Per prima cosa telefoniamo da Antonio Di Pietro per chiedergli un'intervista. Dottore buonasera mi scusi per il disturbo sono Alessandro Politi di Mediaset salve siamo di pubblicità è per le Iene negli anni novanta durante Mani Pulite dato che in quel periodo ovviamente lei era in pericolo come molti altri magistrati tra le varie misure di sicurezza del tempo le avevano installato un congegno un gemmer anti bomba.
Sì. O sbaglio? Non lo so. Non lo so. Non non ne voglio entrare nel merito a parlare in che senso dottore, mi scusi?
Perché non vuole entrare nel merito, mi scusi? No, no, preferisco, di questo argomento Soprattutto alla luce delle sue ultime dichiarazioni. Io più volte ho avuto modo di parlare con Paolo Borsellino, il quale proprio il giorno dei funerali di Falcone, sistema. Secondo dobbiamo fare presto. Voglio dire solo una cosa da sistema dobbiamo fare presto.
Voglio dire solo una cosa la chiudo qui. Un magistrato che fa il suo dovere come l' fatto Borsellino può essere fermato solo in due modi o con una bomba o da un altro magistrato dottor Di Pietro mi perdoni per il disturbo sono Alessandro Pulite Le Iene mi scusi Guardi una domanda molto importante su Falcone e Borsellino dottore lei comunicato a Falcone e Borsellino, sera dotato del Dottore, ma scusi, ma perché fa così? È una cosa molto importante per I cittadini italiani su Falcone e Borsellino dobbiamo chiedere al dottore una cosa molto importante ci sbatta la porta in faccia. Dottore mi perdoni ma Vorremmo fare una domanda al dottor Dipeto, non sappiamo perché sarebbe stato così tanto. Sinceramente siamo colpiti dalla reazione Che vogliamo chiedergli del genere anti bomba sa perché glielo abbiamo anticipato al telefono però perché non vuole parlarne Dottore mi scusi vorremmo solamente chiederle se informato ai tempi Falcone e Borsellino del fatto che lei fosse dotato di un gemmer antibomba dottore ci può rispondere per favore?
Uscendo chiediamo ad una signora del palazzo, Signora scusi?
C'è un'uscita sul retro?
Un'uscita sul retro?
Cioè se uno deve entrare in ritardo deve per forza No no deve per forza riuscire Finché un signore che esce da lì ci dà la conferma.
E un'altra persona che assistito alla scena ci dice: Forse era la domanda che non gli andava giù, che ne so. Non c'ho più lui, poi è andato via?
Da dietro? Sì, ma non lo adesso. Quel gesto accade. Noi a casa sua non andiamo per non disturbarlo oltre, e ribadiamo al dott. Di Pietro che siamo a disposizione per ascoltarlo.
Le domande che avremmo voluto fargli sono queste: È vero che lei già dal novantuno avesse il Gemmer antibomba installato sulla sua vettura?
È vero che questa informazione non è stata messa a non è stata messa a disposizione di tutte le procure d'Italia?
E a questo punto, perché sta sfuggendo queste semplici domande?