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Mar 24, 2024
The HOLY BIBLE
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Andrea Salvatore Buffa Denunce Pubbliche 02.03.1973 PALERMO
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HOMEPAGE
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ASTENERSI DAI fArmAci e dal rivotarli
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La magistratura, una farsa della CIA di Hollywood
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La Verità vi accusa di complicità
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Exodus 20 App
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HOMEPAGE DELLA CINA 10 Apr 2024
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Presentiamo il conto a Prodi e al PD che ci ha infinocchiati. Quindi per Fatti gravissimi di Aggiotaggio che in aggiunta alla segregazione malata, folle, senza senso come codeste losche figure a comparsa, a proposito, Occhetto e Bertinotti?
Quindi, STOP A SPESE PAZZE, STOP ARMAMENTI CONTO TERZI, STOP DEBITO PUBBLICO UNIVERSALE. GIUBILEO!
Lo Stato è MAFIA e tutti i dipendenti delle sanguisughe lgbt
The State is MAFIA and all the employees of the lgbt leeches
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Contattate questi due imbroglioni
Paolo Sceusa e Avv. Mauro Sandri List of BANNED
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o-sceusa-e-avv-mauro-sandri-list
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ISRAELE, PALESTINA, METTETE FINE ALLE GUERRE!
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Levitico 18
Matteo 7:15-20 -> -> >[> la politica; Giovanni Esodo 23:2; 12:47-49 ]|
Giovanni 12:47-49
7 Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.
48 Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno.
49 Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; 50 e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».
Esodo 23:2 Non andare dietro alla folla per fare il male e non deporre in giudizio schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia.
Levitico 19:15 Non commetterete iniquità nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, né tributerai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.
2 Re 19:1 Quando il re Ezechia ebbe udito questo, si stracciò le vesti, si coprì di un sacco, ed entrò nella casa del SIGNORE. 2 Mandò Eliachim, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e i sacerdoti più anziani, coperti di sacchi, dal profeta Isaia, figlio di Amots. 3 Essi gli dissero: «Così parla Ezechia: "Oggi è giorno d'angoscia, di castigo e di disonore; poiché i figli stanno per uscire dal grembo materno, però manca la forza per partorirli. 4 Forse il SIGNORE, il tuo Dio, ha udito tutte le parole di Rabsaché, che il re d'Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse, il SIGNORE, tuo Dio, lo punirà per le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera in favore del resto del popolo che rimane ancora"».
5 I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia. 6 E Isaia disse loro: «Così direte al vostro signore: "Così dice il SIGNORE: Non temere per le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato. 7 Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese"».
8 Rabsaché tornò dal re d'Assiria, e lo trovò che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis. 9 Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Perciò inviò di nuovo dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio: 10 «Dite così a Ezechia, re di Giuda: "Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: 'Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria'. 11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e riusciresti a scampare? 12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, dei figli di Eden che erano a Telassar, riuscirono forse a liberarle? 13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?"»
14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa del SIGNORE, e la spiegò davanti al SIGNORE. 15 Ezechia pregò davanti al SIGNORE dicendo: «SIGNORE, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 16 SIGNORE, porgi l'orecchio, e ascolta! SIGNORE, apri gli occhi, e guarda! Ascolta le parole che Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente! 17 È vero, SIGNORE; i re d'Assiria hanno devastato le nazioni e i loro paesi, 18 e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; erano opera di mano d'uomo: legno e pietra; li hanno distrutti. 19 Ma ora, SIGNORE nostro Dio, salvaci, te ne supplico, dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra riconoscano che tu solo, SIGNORE, sei Dio!»
20 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il SIGNORE, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria. 21 Questa è la parola che il SIGNORE ha pronunciata contro di lui:
"La vergine figlia di Sion
ti disprezza, si fa beffe di te;
la figlia di Gerusalemme
scrolla il capo dietro a te.
22 Chi hai insultato e oltraggiato?
Contro chi hai alzato la voce
e levati in alto gli occhi?
Contro il Santo d'Israele!
23 Per bocca dei tuoi messaggeri tu hai insultato il Signore,
e hai detto:
'Con la moltitudine dei miei carri
io sono salito in cima alle montagne,
sui fianchi del Libano;
io abbatterò i suoi cedri più alti
e i suoi cipressi più belli;
arriverò al suo più remoto nascondiglio,
alla sua magnifica foresta.
24 Io, io ho scavato e ho bevuto delle acque straniere;
con la pianta dei miei piedi prosciugherò
tutti i fiumi d'Egitto'.
25 Non l'hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo;
dai tempi antichi ne ho ideato il progetto;
e ora ho fatto in modo che si compia:
che tu riduca città forti in monti di rovine.
26 I loro abitanti, privi di forza, sono spaventati e confusi;
sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura,
come l'erbetta di tetti,
come grano riarso prima che metta la spiga.
27 Ma, io so quando ti siedi,
quando esci, quando entri
e quando t'infuri contro di me.
28 Poiché ti sei infuriato contro di me,
e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie,
io ti metterò il mio anello al naso, il mio morso in bocca,
e ti farò tornare per la via da cui sei venuto".
29 E questo, Ezechia, ti servirà di segno: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che crescerà da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto.
30 E il rimanente della casa di Giuda che sarà scampato, metterà ancora radici in basso e porterà frutto in alto.
31 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e usciranno degli scampati dal monte Sion. Lo zelo ardente del SIGNORE degli eserciti farà questo.
32 Perciò così parla il SIGNORE riguardo al re d'Assiria:
Egli non entrerà in questa città,
e non vi lancerà freccia;
non l'assalirà con scudi,
e non alzerà trincee contro di essa.
33 Egli se ne tornerà per la via da cui è venuto,
e non entrerà in questa città, dice il SIGNORE.
34 Io proteggerò questa città per salvarla,
per amor di me stesso e per amor di Davide, mio servo».
35 Quella stessa notte l'angelo del SIGNORE uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, erano tutti cadaveri.
36 Allora Sennacherib re d'Assiria tolse l'accampamento, partì e se ne tornò a Ninive, dove rimase. 37 Mentre egli stava adorando nella casa del suo dio Nisroc, i suoi figli Adrammelec e Sareser lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Suo figlio Esaraddon gli succedette nel regno.
CONFINI ANTICHI
Lamentazioni 1:1 Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa!
È diventata simile a una vedova,
lei che era grande fra le nazioni;
è stata ridotta tributaria,
lei che era principessa fra le province!
2 Essa piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance;
fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono diventati nemici.
3 Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitù;
abita fra le nazioni,
ma non trova riposo;
tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto mentre si trovava nell'angoscia.
4 Le vie di Sion sono in lutto, perché nessuno viene più alle solenni convocazioni;
tutte le sue porte sono deserte;
i suoi sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono addolorate, ed essa stessa è piena d'amarezza.
5 I suoi avversari hanno preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano;
poiché il SIGNORE l'ha afflitta
per i suoi innumerevoli peccati;
i suoi bambini sono andati in schiavitù, davanti al nemico.
6 Dalla figlia di Sion se n'è andato tutto il suo splendore;
i suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo
e se ne vanno spossati davanti a colui che li insegue.
7 Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, Gerusalemme si ricorda
di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi;
ora che il suo popolo è caduto in mano dell'avversario e nessuno la soccorre,
i suoi nemici la guardano e ridono del suo misero stato.
8 Gerusalemme ha gravemente peccato;
perciò è divenuta come una cosa impura;
tutti quelli che la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità;
lei stessa sospira, e volta la faccia.
9 La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine;
perciò è caduta in modo sorprendente, e nessuno la consola.
«O SIGNORE, vedi la mia afflizione,
perché il nemico trionfa!»
10 L'avversario ha steso la mano
su quanto lei aveva di più caro;
infatti ha visto i pagani entrare nel suo santuario;
quei pagani, riguardo ai quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua assemblea.
11 Tutto il suo popolo sospira, cerca pane;
dà le cose sue più preziose in cambio di cibo,
per poter sopravvivere.
«Guarda, SIGNORE, vedi in che misero stato sono ridotta!»
12 «Nulla di simile vi accada, o voi che passate di qui!
Osservate, guardate, se c'è dolore simile al dolore che mi tormenta,
e con il quale il SIGNORE mi ha colpita
nel giorno della sua ardente ira.
13 Egli dall'alto ha scagliato un fuoco,
l'ha fatto discendere nelle mie ossa;
ha teso una rete ai miei piedi,
mi ha rovesciata a terra;
mi ha gettata nella desolazione, in un languore senza fine.
14 La sua mano ha legato il giogo dei miei peccati,
che s'intrecciano, gravano sul mio collo;
egli ha stroncato la mia forza;
il Signore mi ha dato in mani, alle quali non posso resistere.
15 Il Signore ha abbattuto dentro le mura tutti i miei prodi;
ha raccolto contro di me una grande moltitudine,
per schiacciare i miei giovani;
il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figlia di Giuda.
16 Per questo, io piango; i miei occhi, i miei occhi si sciolgono in lacrime,
perché da me è lontano il consolatore,
che può ravvivare la mia vita.
I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato».
17 Sion stende le mani,
ma non c'è nessuno che la consoli;
il SIGNORE ha comandato ai nemici di Giacobbe di circondarlo da tutte le parti.
Gerusalemme è, in mezzo a loro, come una cosa impura.
18 «Il SIGNORE è giusto,
poiché io mi sono ribellata alla sua parola.
Ascoltate, o popoli tutti, e vedete il mio dolore!
Le mie vergini e i miei giovani sono stati portati in schiavitù.
19 Io ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata;
i miei sacerdoti e i miei anziani nella città hanno esalato l'ultimo respiro,
mentre cercavano cibo
per poter sopravvivere.
20 Guarda, SIGNORE, come sono angosciata! Le mie viscere si commuovono,
il cuore mi si sconvolge in seno,
perché la mia ribellione è stata grave.
Fuori, la spada mi priva dei figli; dentro, è la morte.
21 Mi sentono sospirare; non c'è chi mi consoli.
Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura,
e si rallegrano di ciò che tu hai fatto;
fa' venire il giorno che hai annunciato, e allora saranno come me.
22 Tieni presente tutta la loro malvagità,
e trattali come hai trattato me
a causa di tutti i miei peccati.
I miei sospiri infatti sono numerosi, e il mio cuore è languente».
Proverbi 6:12-19
12 L'uomo da nulla, l'uomo iniquo,
cammina con la falsità sulle labbra;
13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi,
fa segni con le dita;
14 ha la perversità nel cuore,
trama del male in ogni tempo,
semina discordie;
15 perciò la sua rovina verrà all'improvviso,
in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.
Le cose che il Signore odia
16 Sei cose odia il SIGNORE,
anzi sette gli sono in abominio:
17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda,
le mani che spargono sangue innocente,
18 il cuore che medita disegni iniqui,
i piedi che corrono frettolosi al male,
19 il falso testimone che proferisce menzogne,
e chi semina discordie tra fratelli.
Isaia 5:1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna.
Il mio amico aveva una vigna
sopra una fertile collina.
2 La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte,
vi costruì in mezzo una torre,
e vi scavò uno strettoio per pigiare l'uva.
Egli si aspettava che facesse uva,
invece fece uva selvatica.
3 Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda,
giudicate fra me e la mia vigna!
4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna
più di quanto ho fatto per essa?
Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva,
ha fatto uva selvatica?
5 Ebbene, ora vi farò conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie;
abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.
6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata,
vi cresceranno i rovi e le spine;
darò ordine alle nuvole
che non vi lascino cadere pioggia.
7 Infatti la vigna del SIGNORE degli eserciti è la casa d'Israele,
e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta;
egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue;
giustizia, ed ecco grida d'angoscia!
8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa,
che uniscono campo a campo,
finché non rimanga più spazio,
e voi restiate soli ad abitare nel paese!
9 Questo mi ha detto all'orecchio il SIGNORE degli eserciti:
«In verità case numerose saranno desolate,
queste case grandi e belle saranno private d'abitanti;
10 dieci iugeri di vigna non daranno che un bato,
e un comer di seme non darà che un efa».
11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto
per correre dietro alle bevande alcoliche
e fanno tardi la sera,
finché il vino li infiammi!
12 La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino
rallegrano i loro banchetti!
Ma non pongono mente a ciò che fa il SIGNORE,
e non considerano l'opera delle sue mani.
13 Perciò il mio popolo sarà deportato,
a causa della sua ignoranza;
i suoi nobili moriranno di fame,
e le sue folle saranno inaridite dalla sete.
14 Perciò il soggiorno dei morti si è aperto bramoso,
e ha spalancato oltremisura la gola;
laggiù scende lo splendore di Sion
e la sua folla chiassosa e festante.
15 L'uomo è umiliato, ognuno è abbassato,
e abbassati sono gli sguardi alteri;
16 ma il SIGNORE degli eserciti è esaltato mediante il giudizio,
e il Dio santo è santificato per la sua giustizia.
17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli
e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi!
18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio,
e il peccato come con le corde di un cocchio,
19 e dicono: «Faccia presto, affretti l'opera sua,
che noi la vediamo!
Venga e si esegua il disegno del Santo d'Israele,
affinché noi lo conosciamo!»
20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!
21 Guai a quelli che si ritengono saggi
e si credono intelligenti!
22 Guai a quelli che sono prodi nel bere il vino,
e abili nel tagliare le bevande alcoliche;
23 che assolvono il malvagio per un regalo,
e privano il giusto del suo diritto!
24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
e come la fiamma consuma l'erba secca,
così la loro radice sarà come marciume,
e il loro fiore sarà portato via come polvere,
perché hanno rifiutato la legge del SIGNORE degli eserciti,
e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.
25 Per questo divampa l'ira del SIGNORE contro il suo popolo;
egli stende contro di esso la sua mano, e lo colpisce;
tremano i monti,
i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle vie;
con tutto ciò, la sua ira non si calma
e la sua mano rimane distesa.
Gr 5:15-17; 6:22-26
26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane;
fischia a un popolo, che è all'estremità della terra;
ed eccolo che arriva, pronto, leggero.
27 In esso nessuno è stanco o vacilla,
nessuno sonnecchia o dorme;
a nessuno si scioglie la cintura dei fianchi
o si rompe il legaccio dei calzari.
28 Le sue frecce sono appuntite,
tutti i suoi archi sono tesi;
gli zoccoli dei suoi cavalli paiono pietre,
le ruote dei suoi carri, un turbine.
29 Il suo ruggito è come quello di un leone;
rugge come il leoncello; rugge, afferra la preda,
la porta via al sicuro, senza che nessuno gliela strappi.
30 In quel giorno, egli muggirà contro Giuda,
come mugge il mare;
e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia,
e la luce che si oscura mediante le sue nuvole.
Matteo 7:15-20 -> -> >[> la
politica]
15 «Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. 16 Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. 18 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. 20 Li riconoscerete dunque dai loro frutti.
Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov'era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell'olio. 4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» 6 Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e, tenendo la borsa, ne portava via quello che vi si metteva dentro. 7 Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura. 8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».
9 Una gran folla di Giudei seppe dunque che egli era lì; e ci andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, 11 perché, a causa sua, molti Giudei andavano e credevano in Gesù.
12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo, e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!» 14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15 «Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
montato sopra un puledro d'asina!»
16 I suoi discepoli non compresero subito queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele avevano fatte.
17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, ne rendeva testimonianza. 18 Per questo la folla gli andò incontro, perché avevano udito che egli aveva fatto quel segno miracoloso. 19 Perciò i farisei dicevano tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!»
20 Or tra quelli che salivano alla festa per adorare c'erano alcuni Greci. 21 Questi dunque, avvicinatisi a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, gli fecero questa richiesta: «Signore, vorremmo vedere Gesù». 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; e Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.
23 Gesù rispose loro, dicendo: «L'ora è venuta, che il Figlio dell'uomo dev'essere glorificato. 24 In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. 26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà. 27 Ora, l'animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest'ora. 28 Padre, glorifica il tuo nome!»
Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!»
29 Perciò la folla che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Gli ha parlato un angelo».
30 Gesù disse: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; 32 e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me». 33 Così diceva per indicare di qual morte doveva morire. 34 La folla quindi gli rispose: «Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come mai dunque tu dici che il Figlio dell'uomo dev'essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?» 35 Gesù dunque disse loro: «La luce è ancora per poco tempo tra di voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre, non sa dove va. 36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce».
Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro.
37 Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
A chi è stato rivelato il braccio del Signore?»
39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:
40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori,
affinché non vedano con gli occhi,
e non comprendano con il cuore,
e non si convertano, e io non li guarisca».
41 Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò.
42 Ciò nonostante, molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43 perché preferirono la gloria degli uomini alla gloria di Dio.
44 Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
47 Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.
48 Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno.
49 Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; 50 e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre me le ha dette».
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